Nasce tutto da
Elena Dosio
Questa sono io: sempre troppi pesci volanti per la testa, ma per fortuna quel tanto di concretezza da trattenerne qualcuno come un palloncino col filo.
A 5 anni ho regalato alla zia un quadro coi fiori gialli, fissato al muro fino a ieri solo da una buona dose d’affetto.
A 12 sono stata abbastanza fiera di me per il pinguino grasso di creta donato alla mamma.
Il fatto che sia presto sparito avrebbe dovuto dirmi qualcosa, invece a 18 anni ho insistito col fare collane di Das per le amiche, finché a 20 ho comprato un volo per il Marocco coi proventi delle collane di pesci di Fimo vendute alle compagne di università.
A 28 le collane le volevano indossare le colleghe della redazione di Video Music, qualcuna ci andava anche in video, io mi compravo voli per il Messico e a poco poco svaniva l’imbarazzo per quel che amavo fare con le mani.
Ho aperto il pugno e sono volati via i palloncini targati “archeologia”, “insegnamento” e “giornalismo”, ma ho stretto forte quello che, gonfio solo di passione e umiltà, dava colore alla fantasia coraggiosa e un po’ folle di campare grazie a una manualità per niente “educata”.
Nessun corso né studio specifico hanno fatto in modo che la mia creatività si traducesse in lavoro.
È bastato il baldanzoso ardimento dei pesci che, armati di ali, si impegnano a volare fuori dal banco e dall’alto osservano e sempre si divertono; è servita l’umiltà di imparare e il coraggio di non adeguarsi, restando per più di vent’anni fedele ad un gusto preciso e personalissimo; sono stati preziosi tanti incontri importanti, il bel sodalizio nato coi miei collaboratori.
E il successo è arrivato.
Questa sono io, questi sono Pesci Che Volano.